Dal Primo al Terzo Convegno Nazionale. Traiettorie della disciplina
La cultura degli interni è geneticamente connaturata all’investigazione della qualità dell’abitare intesa nella sua accezione più larga e complessa in relazione allo spazio architettonico e alla sua fruibilità; la tradizione delle scuole di architettura italiana lo conferma in una lunga consuetudine pratica e teorico-critica che, tuttavia, in anni più recenti si è lasciata confondere da istanze più di architettura istituzionale/disciplinare che di architettura dello spazio abitato.
È invece indiscutibile il ruolo di primo piano che gli interni giocano nel campo della relazione con l’esistente quadro di una ormai acquisita consapevolezza del ruolo della disciplina in un momento storico in cui la trasformazione è attitudine e terreno ineludibile del progetto.
Trasformazione, recupero, riuso vedono ancora una volta il nostro paese all’avanguardia per elaborazione teorico-critica e per eccellenza nelle pratiche su un patrimonio non solo storico-monumentale ma anche semplicemente edilizio, nei confronti del quale il progetto di interni ha da sempre sviluppato competenze proprie del rapporto di ospitalità con la preesistenza.