Trasformazioni architettoniche e urbane nello spazio post-sovietico. Il caso di Tbilisi e Baku
Il Caucaso è una cerniera tra Oriente e Occidente; un territorio di confine depredato per secoli (dai persiani ai turchi) e in seguito, sotto il regime sovietico, fu investito da una violenta opera di russificazione.
Nonostante queste vicissitudini, molte regioni caucasiche sono riuscite a mantenere parte delle loro tradizioni e il loro orgoglio tenuto nascosto, negli anni, per necessità. Oggi il saccheggio dell'area continua in una forma diversa. Questa volta perpetrato dagli stessi abitanti, nonché dalle società di costruzioni straniere, con la connivenza dei grandi studi internazionali di architettura. In entrambi i casi, il motivo è quello di correre appresso alla modernizzazione veloce e facile. Il turismo è l’alibi. E l’industria delle costruzioni è il mezzo.