Homo viator. Un viaggio socio antropologico tra le migrazioni e la mobilità umana
A ogni inizio dell’estate – con il conseguente diradarsi delle cronache politiche (al netto, ovviamente, del cambio di governo
durante l’agosto 2019) – lo sguardo di molti cittadini italiani si dirige verso Lampedusa, ma la motivazione non risiede in, pur giustificate, ambizioni balneari, quanto nel consueto sbarco dei migranti che, lungi dal concentrarsi nel solo periodo estivo, trova nella stagione vacanziera quella visibilità in altri momenti negata. Il quadro migratorio che si presenta oggi è sicuramente meno unidirezionale e più articolato, effettivamente globale. Allo stesso tempo, le cause delle migrazioni sono articolate e complesse, riconducibili a un quadro di deprivazioni, nel quale guerre (esterne e interne), persecuzioni (politiche e confessionali) e crisi di produzione (agricola o industriale) giocano un ruolo importante, ma raramente svolgono un vero e proprio monologo.