Un ventre di donna: romanzo chirurgico. Enif Robert come paradigma del corpo segnato

04 Pubblicazione in atti di convegno
Medaglia Francesca
ISSN: 2239-9194

Questo intervento si propone di analizzare Un ventre di donna: romanzo chirurgico (1919) di Enif Robert e Filippo Tomasso Marinetti. L’autrice si serve della rappresentazione del suo corpo violato dalla malattia e dalla chirurgia, per riflettere, anche con l’aiuto dello stesso Marinetti, sia sul suo rapporto con il dolore, che sull'intrusione nell'intimità del proprio corpo. Da ciò scaturisce anche una riflessione sull'identità femminile: questa si trova perennemente in bilico nel sempiterno dualismo tra tecnologia e scienza da un lato, e sentimenti ed affetti dall'altro.
Robert avverte come donna la violenza insita nella situazione e si rifugia nella letteratura, che, con la sua possibilità di creare un altrove, sembra avere proprietà terapeutiche: al centro di tutto rimane la raffigurazione del corpo dolorante della protagonista, in quanto assurge a paradigma del motivo della malattia e della morte.
Marinetti e il Futurismo, come si evince dalla narrazione stessa, svolgono infine una vera e propria funzione terapeutica, permettendo all’autrice di scavare e guardare dentro di sé con coraggio, e alla sua voce di emergere nella descrizione del corpo.

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