La ricerca scientifica in Europa tra politiche nazionali e "spazio comune"
Pretendere di delineare in un singolo contributo, anche solo sommariamente e limitatamente all'Europa, una storia della scienza e della tecnologia - e dei loro rapporti - nella seconda metà del Novecento, è impossibile anche per il più spericolato degli autori. Le pagine che seguono, di conseguenza, si limiteranno al più modesto tentativo di presentare per grandi linee le politiche che hanno fatto da quadro di riferimento alla ricerca scientifica in quella parte di continente europeo che nel periodo della Guerra Fredda si identificava con l'Occidente, e che dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 ha cercato di rendersi protagonista di uno sforzo unitario - anche riguardo alle politiche per la ricerca - il cui destino oggi può sembrare incerto, ma sicuramente ha una grande rilevanza per il futuro del Vecchio Continente, quale che sia tale futuro. Per quanto riguarda invece lo sviluppo delle grandi aree disciplinari della scienza, la soluzione più sensata è sembrata a chi scrive una ragionata selezione di opere divulgative di qualità che il lettore troverà nella bibliografia che accompagna questo contributo