La «calda oggettività della poesia». Un percorso nel carteggio Bassani-Bertolucci

02 Pubblicazione su volume
Erbosi Flavia

Il contributo affronta alcune questioni di poetica che accomunano l’opera di Giorgio Bassani a quella di Attilio Bertolucci, prendendo le mosse dalle dichiarazioni di poetica desumibili dal carteggio tra i due autori. L’origine della vicinanza tra i due scrittori va ricercata nella centralità nel percorso artistico di entrambi dell’insegnamento del comune maestro Roberto Longhi e, di conseguenza, nell’influenza delle teorie estetiche di Benedetto Croce. Soprattutto a partire dal secondo dopoguerra e in reazione alla poetica dell’assenza di matrice ermetica, entrambi i poeti approderanno ad un realismo inteso come intuizione lirica del reale, che per lettera Bertolucci sintetizza felicemente con la formula “calda oggettività della poesia”. Dopo aver messo in luce questo quadro interpretativo, il contributo si concentra su alcuni temi centrali della poesia dei due corrispondenti (il motivo della ferita, della memoria, dell’esilio), analizzando da vicino singoli componimenti e svelando alcune puntuali influenze e reciproche riprese testuali.

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