Traccianti chimici del fumo da tabacco in ambienti indoor
Il fumo di tabacco è una delle principali sorgenti di PM negli ambienti interni, attualmente regolamentata solo negli ambienti pubblici. Negli ambienti residenziali, invece, coloro che convivono con un fumatore sono soggetti al cosiddetto “fumo passivo”, che può essere “di seconda mano” (esalato dal fumatore e rilasciato dall’estremità della sigaretta) o di “terza mano” (adsorbito e successivamente rilasciato dalle superfici presenti nell’ambiente). Risulta quindi di interesse, anche ai fini della protezione della salute dei soggetti esposti, chiarire il ruolo del fumo di sigaretta nel determinare la qualità dell’aria degli ambienti residenziali.
La rivelazione dei prodotti del fumo negli ambienti confinati e la determinazione del loro contributo alla concentrazione del PM può trarre vantaggio dall’identificazione di appropriati traccianti chimici. In uno studio precedente sono stati identificati Cd, Tl, La e Ce come traccianti affidabili del fumo di sigaretta. Vengono qui riportati i risultati di un nuovo studio sperimentale indirizzato a determinare i rapporti indoor-outdoor (I/O) di questi traccianti ed a chiarire il legame fra la loro concentrazione ed il numero di sigarette fumate nell’ambiente.
Lo studio, della durata di 8 settimane, è stato effettuato in una stanza occupata da 2-3 fumatori durante le ore lavorative e vuota durante le ore notturne ed il week-end. L’analisi delle frazioni solubile e residua degli elementi, effettuata secondo un metodo di frazionamento chimico ben consolidato, ha premesso di identificare nelle frazioni residue di Cerio e Lantanio i migliori traccianti del fumo di sigaretta.
Durante il periodo diurno, le concentrazioni di Ce residuo e di La residuo hanno mostrato un incremento fino a 15 volte rispetto al periodo del fine-settimana. Gli andamenti temporali dei due traccianti sono risultati sovrapponibili, con un coefficiente di correlazione R2 = 0.99.
Durante le ore lavorative sono stati misurati rapporti I/O nell’intervallo 2-85 per Ce residuo e 2-60 per La residuo, mentre durante i fine-settimana sono stati determinati, in entrambi i casi, rapporti inferiori a 1.5. La variabilità delle concentrazioni e dei rapporti I/O è risultata legata al numero di sigarette fumate. Inoltre, misure di potenziale ossidativo effettuati sui filtri campionati durante le ore diurne hanno mostrato le capacità ossidanti del fumo di sigaretta.