Imagined Networks. Media and the Organisation Metaphors of Collective Actions

02 Pubblicazione su volume
Binotto Marco, Ferraris Federica

Reti: molte organizzazioni della società civile e dei movimenti sociali usano questo termine per definirsi. Così spesso che questa metafora appare non solo il frame per definire l’azione collettiva ma anche una sua nuova, e oramai consolidata, ideologia. Dove nasce questa pratica identitaria, questa modo di concepire e incorniciare movimenti e organizzazioni?
Questo articolo intende analizzare le recenti mobilitazioni collettive per proporre alcune risposte a queste ipotesi. Quale legame c’è tra la forza dell’immagine della rete come illustrazione e prefigurazione di movimenti decentrati, orizzontali, frammentati e le forme ideologiche proprie di una società costruita proprio intorno a questa metafora? Quale connessione esiste tra le tecnologie di comunicazione utilizzate per costruire le forme organizzative dei movimenti contemporanei e la forma assunta da questa azione collettiva?
Gli studi sui Social movements hanno da tempo concentrato l’attenzione sul ruolo svolto delle Information and Communication Technologies nella costruzione dell’identità e sul loro ruolo di coordinamento dell’azione collettiva. La maggior parte di queste realtà ha un sito web e usa pagine o profili sui social network. Tuttavia, larga parte di queste organizzazioni non sembra avere sviluppato un approccio consapevole agli strumenti di comunicazione: spesso la metafora della rete sembra una perfetta analogia per il fitta tessuto di relazioni che costituisce il movimento, più che l’indicazione di una comunità reticolare fondata sull’uso del web e dei media digitali. Da una parte questa metafora appare coerente con forme organizzative peculiari emerse già nei «nuovi movimenti sociali» degli anni ‘70 e ‘80 fino allo sviluppo delle organizzazioni legate ai movimenti globali contemporanei. Dall’altra questi frame possono apparire, forse sin troppo, adeguati e isomorfi al campo organizzativo della network society. D’altro canto l’evoluzione del medium caratterizzante di queste aggregazioni sociali appare determinante per orientare l’azione collettiva, ma anche il rapporto tra azione individuale e progetto comune, tra gli spazi della struttura della comunicazione e i tempi e le possibilità di agency. Il dilemma dell’ideologia della rete sembra coerente con i dilemmi delle identità e delle tecnologie contemporanee: sempre combattute tra l’influenza delle tecnologie adottate, la ricerca di efficacia dell’azione e i processi di istituzionalizzazione. Tra liberazione ed eterodirezione.

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