Pesi e condizioni sulla quota di legittima tra divieto e rimedi

01 Pubblicazione su rivista
Barba Vincenzo
ISSN: 2612-2790

Il lavoro muove dall’idea che, al di là di formule descrittive sulla tutela c.d. ‘qualitativa’ e ‘quantitativa’ della legittima, l’ordinamento giuridico garantisce al legittimario non soltanto il diritto a conseguire beni per un valore corrispondente alla quota di patrimonio riservata, ma anche il diritto a essere soddisfatto con beni che non si risolvano nel solo usufrutto o la sola nuda proprietà. Movendo da questa premessa, si offre una spiegazione della norma che fa divieto al testa- tore di porre pesi e condizioni sulla legittima, giungendo ad affermare che il ri- medio in essa previsto non può essere quello della invalidità, bensí quello della inefficacia ipso iure. Avvertendo che l’automaticità significa, soltanto, che l’ineffi- cacia prescinde dall’esistenza di una pronunzia giudiziale, ma non l’eccezione del legittimario, in guisa che in difetto, la disposizione deve considerarsi perfettamente valida ed efficace.

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