Operazioni straordinarie e “riqualificazione antiabuso” ai fini del registro: una storia infinita

01 Pubblicazione su rivista
DELLA VALLE, Eugenio
ISSN: 1124-9307

Con la Legge di bilancio 2018, l’art. 20 del T.U.R. è stato manipolato per chiarire che la qualificazione dell’atto, ai fini dell’imposta di registro, debba avvenire tenendo conto esclusivamente del suo contenuto senza attingere ad elementi extratestuali ovvero ad effetti prodotti da atti ritenuti collegati. Con la Legge di bilancio 2019, si è attribuita valenza interpretativa a detta manipolazione. Su questi aspetti torna Assonime con la circolare n. 13/2019, commentando due risposte a interpello dell’Agenzia delle entrate, insieme antiabuso e qualificatorie, relative entrambe a scissioni proporzionali. In particolare, la risposta n. 13/2019 risulta di grande interesse, laddove esclude la riqualificazione, in termini di reazione antiabuso, di una scissione seguita dalla vendita delle partecipazioni della scissa ad un’altra società, ma nel contempo afferma l’abusività dell’eventuale successiva fusione tra la società che acquisisce le partecipazioni e la partecipata. Si torna così, in parte, ai nastri di partenza, ed era facile prevederlo.

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