L'errore di Damasio: cervello, emozione e cognizione in Descartes
Nel noto volume L’errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano (1994) il neurologo Antonio Damasio sostiene che gli sforzi moderni di analisi della cognizione e delle emozioni in termini neurobiologici sono stati ostacolati dalla persistente influenza del ‘dualismo cartesiano’ in Psicologia. Descartes, tuttavia, non ha mai considerato la sfera cognitiva e quella emotiva come indipendenti dalle funzioni organiche e cerebrali. Questo articolo prende in esame il progetto nelle Passions de l’âme (1649) di fondazione di una ‘psicologia fisiologica’ fortemente innovativa, che tenta di spiegare la cognizione e le emozioni come funzioni embodied della mente umana. Il cervello e il sistema nervoso, secondo Descartes, sono coinvolti non solo nella sensazione, nella memoria, nell’attenzione e nell’immaginazione, ma anche nella spiegazione della genesi dei processi emotivi. A metà degli anni ’40 del Seicento, Descartes delinea una spiegazione psicosomatica degli effetti delle passioni dell’anima sul corpo, basata sull’assunzione dell’esistenza di connessioni regolari tra emozioni, moti corporei e stati mentali.