Responsabilità o giustizia? Note sul sapere secondo Emmanuel Levinas

02 Pubblicazione su volume
Ombrosi Orietta

Questo testo si propone di affrontare due dei cardini principali attorno cui ruota il pensiero di Levinas: la responsabilità e la giustizia. Le argomentazioni sulla prima sono molto note, perfino ridondanti e, a volte, sono comprese in modo riduttivo. Meno note, invece, sono quelle sulla giustizia ed è proprio su questo punto che vorrei concentrarmi, benché si tratti di uno degli aspetti più difficili, per non dire aporetici del pensiero levinasiano. Non tanto affrontando la giustizia da una prospettiva connessa a quella della politica, ma, forse in modo più inedito, collegandola a quella del “sapere”. Se, infatti, da un lato la responsabilità riguarda in senso stretto la «filosofia prima» che è appunto, secondo Levinas, l’etica in quanto volto, «eccomi», prossimità, sostituzione, ecc., dall’altro essa tocca anche la gnoseologia poiché l’autore parla di una «ragione come pace e come prossimità». Parimenti, il discorso sulla giustizia va al di là del primo immediato suo senso che rinvia direttamente alla politica, ma riguarda invece anche la filosofia e il suo sapere. Insomma, si indaga qui come e perché Levinas, dopo aver scosso fino alle fondamenta il “sapere” attraverso il “punto a capo” della sua proposta etica, lo reintroduca introducendo la figura del terzo e, con esso, la questione della giustizia. Perché sapere, dunque? E perché filosofia? La risposta sarebbe: «per amor di giustizia»!

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