L'immediatezza presa sul serio

01 Pubblicazione su rivista
Aiuti, V
ISSN: 1591-5611

Prendendo le mosse dall’assetto assunto dal giudizio di secondo grado dopo la modifica dell’art. 603 e le Sezioni Unite “Dasgupta”, “Patalano”, e “Troise”, l’Autore esamina le regole che - una volta riaperta l’istruttoria dibattimentale - dovrebbero disciplinare la valutazione della prova in appello. Dopo aver valutato la compatibilità del giudizio di secondo grado con i corollari che caratterizzano - anche in primo grado - il principio di immediatezza, l’Autore misura quindi il rischio che il giudice d’appello tenda a rifarsi acriticamente alle valutazioni di attendibilità formulate dal primo giudice, tributando così un mero lip-service alle implicazioni cognitive dell’obbligo di rinnovazione. Come misura correttiva, l’Autore propone quindi di includere nell’obbligo di “motivazione rafforzata” il dovere di utilizzare i verbali delle deposizioni provenienti dal primo grado e rinnovate in appello “solo ai fini della credibilità del teste” (sulla falsariga dell’art. 500, comma 2, c.p.p.)

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