appello

Provvisionale e vicende dell'impugnazione penale

Chiamata a dirimere un contrasto interpretativo in tema di domanda risarcitoria esercitata nel processo penale, la Corte di cassazione a Sezioni Unite affronta una ricostruzione sistematica della portata del principio devolutivo ex art. 597, co. 1, c.p.p., del canone civilistico della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato e del divieto di reformatio in peius di cui al co. 3 dell'art.

Specificità dei motivi d'appello e successione di leggi processuali nel tempo: la nascita dell'aspettativa alla valutazione di ammissibilità dell'impugnazione

Il contributo analizza le problematiche di diritto intertemporale sorte a seguito della modifica apportata all'art. 581 c.p.p. dalla “riforma Orlando” in tema di specificità dei motivi d'appello.

In paribus causis paria iuria desiderat: la prescrizione del reato commesso da più persone 'maturata' nelle more della sentenza di appello si estende, ex art. 587, comma 1, c.p.p., anche al concorrente non appellante

Il principio fissato dalle SS.UU. Visconti, per cui la prescrizione del reato commesso in concorso da più persone maturata nelle more della sentenza di appello non si applica anche al concorrente non appellante, si basa su di una interpretazione restrittiva dell'art. 587, comma 1, c.p.p. L'impugnazione del concorrente per motivi non personali giova anche al non appellante e la sentenza che dichiara n.d.p.

Corte Europea e "motivazione rafforzata" nel caso Lorefice

L'Autore commenta la recente sentenza con cui la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per aver consentito una condanna per la prima volta in appello senza disporre la rinnovazione del dibattimento. Tematizzando in particolare la "dottrina della motivazione rafforzata", con cui la Cassazione italiana spesso prova ad eludere l'obbligo di rinnovazione, vengono delineate le soluzioni interpretative non più percorribili, anche alla luce del nuovo art. 603, comma 3-bis, c.p.p.

Appello della condanna e rinnovazione istruttoria

Nota a Cass., Sez. Un., 21 dicembre 2017 (dep. 3 aprile 2018), n. 14800, Pres. Canzio, Rel. De Amicis, ric. P.G. in proc. Troise
L’Autore illustra i temi alla base del contrasto che ha condotto la Cassazione ad intervenire –dopole Sezioni Unite “Dasgupta” e “Patalano”, e l’introduzione dell’art. 603, comma 3-bis–per determinare l’ampiezza della rinnovazione del dibattimento nel caso di appello della sentenza di condanna da parte dell’imputato. Evidenziati gli argomenti a sostegno della decisione, ne viene poi svolta una breve critica

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