Sulla responsabilità degli Stati Uniti per la violazione degli obblighi previsti dall'Accordo di Parigi sul cambiamento climatico in seguito alla dichiarazione di recesso

02 Pubblicazione su volume
Gervasi Mario

Il 1° giugno 2017 il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha annunciato il recesso dall'Accordo di Parigi sul cambiamento climatico e l’immediata cessazione del suo adempimento. L’Accordo rappresenta, com'è noto, il più recente strumento internazionale vincolante in materia di protezione del clima. Al di là delle motivazioni politiche addotte, sul piano giuridico si pone il problema di stabilire se la condotta adottata dagli Stati Uniti a séguito della dichiarazione del Presidente Trump sia compatibile con l’Accordo di Parigi. Nel presente contributo s’intende dimostrare che l’immediata cessazione dell’adempimento dell’Accordo costituisce un illecito internazionale da cui scaturisce la responsabilità degli Stati Uniti. Difatti, l’annuncio del recesso non ha condotto all'estinzione degli obblighi gravanti sul Paese in forza dell’Accordo. Tuttavia, la logica di facilitazione sottesa al meccanismo di controllo istituito dall'Accordo e le difficoltà che emergono nell'applicazione, al caso in esame, del regime generale di responsabilità internazionale degli Stati per fatti illeciti ostacolano l’attuazione della responsabilità statunitense.

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