Periferie extra|ordinarie. Strategie per un piano straordinario di rigenerazione abitativa
Per definizione, le periferie sono aree di frontiera, confini sensibili capaci di vivere e di interpretare in chiave nuova le tensioni tra interno ed esterno, tra città e campagna, tra costruito e infrastrutture. In simili paesaggi ibridi,l’identità da ricercare non risiede nella purezza dei segni e delle forme ma nella capacità di captare e coniugare le differenze; in alcuni casi di instaurare sintonie e in altri di accettare, progettare, esaltare le dissonanze. Il tessuto dei margini è slabbrato, cesellato da spazi vuoti poco conosciuti, indefiniti, non progettati, spesso degradati, che costituiscono ampie occasioni di riflessione e di ricerca per nuove strategie operative capaci di superare il principio di esclusione tramite la loro conversione in nuove centralità in grado di riqualificare e potenziare intere porzioni di città. Tutte le azioni di rinnovamento e rivalutazione hanno il compito di introdurre semi di energia: la periferia offre l’opportunità di divenire un laboratorio di sperimentazione per la città nel suo insieme di reti e strutture, di uomini e ambiente, uniti nella ricerca di un futuro comune e condiviso.