La sosta come strumento di appropriazione dello spazio pubblico

01 Pubblicazione su rivista
Valeriani Andrea
ISSN: 1973-9702

Molto si è dibattuto negli ultimi anni sulle tematiche (e sulle problematiche) dell’appropriazione dello spazio pubblico nella città contemporanea. In Francia, a Parigi, da quasi un secolo c’è un oggetto, ormai entrato a pieno titolo a far parte del paesaggio urbano, che riesce a restituire con disarmante semplicità ai cittadini la possibilità di usufruire e di gestire i luoghi della metropoli. Si tratta della Chaise Luxembourg, progettata nel 1923, un prodotto semplice, leggero, confortevole che ha una caratteristica fondamentale: si può muovere, l’utente la può spostare a piacimento a seconda che voglia stare all’ombra o riposarsi al sole, mettersi accanto a qualcuno o fermarsi in un angolo lontano dalla folla. Del resto a Parigi stare seduti è sempre stato un atto rivoluzionario, dalla Place du Beaubourg al cortile del Palais Royal, lo spazio pubblico è veramente tale proprio in quanto spazio di sosta, prima ancora che di passaggio.

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