Referendum costituzionale e regolazione dell'energia
L’attribuzione della materia dell’energia alla competenza legislativa concorrente tra Stato e Regioni, a seguito della riforma costituzionale del 2001, ha determinato una serie di disfunzioni, che hanno impedito l’ammodernamento delle principali infrastrutture energetiche, dovute alla farraginosità del sistema normativo multi-livello, all’intreccio delle competenze amministrative e dell’aumento del contenzioso tra Stato e Regioni. Sconfessata dal referendum del 4 dicembre 2016 la riforma costituzionale che avrebbe attribuito alla competenza esclusiva dello Stato la disciplina della materia, rimane ora da capire come potenziare il principio di leale collaborazione nei rapporti tra Stato e Regioni e come riformare a livello amministrativo il sistema.