Al di là del mediterraneo. Comparazione, modelli europei e diritti orientali nell'Istituto di Diritto Romano della Sapienza

01 Pubblicazione su rivista
Moscati Laura
ISSN: 0391-1810

Nel lavoro vengono approfondite alcune vicende peculiari che legano l’autorevole figura di Vittorio Scialoja a due giuristi in particolare: Evaristo Carusi e David Santillana, protagonisti, a loro volta, delle vicende che porteranno alla creazione della sezione giuridica nella Scuola orientale della Facoltà di lettere romana. L’autore, ripercorre le origini dell’istituzione del corso di Introduzione allo studio del diritto comparato nella Facoltà giuridica romana, corso che viene istituito nella seduta del Consiglio di Facoltà del 13 novembre 1922 e affidato a Carusi, con il sostegno di Scialoja e Bonfante. Nella stessa seduta, è stabilito, inoltre, che il corso debba essere inserito nella neonata Scuola speciale di diritto romano e di diritti orientali, voluta da Carusi con l’appoggio di Scialoja, ponendo così fine alla lunga vicenda relativa alla creazione della sezione giuridica della Scuola orientale della Facoltà di lettere. L’autore sottolinea che Di Carusi, sono stati ricordati, di recente, gli scritti sul rapporto tra diritto romano e diritti orientali, non sembra, invece, aver interessato gli studiosi il lavoro di Carusi sulla comparazione giuridica e, soprattutto, il fatto che egli sia stato il primo professore della materia nella Facoltà giuridica romana. La persistenza dell’insegnamento comparatistico è, però, presto messa in discussione quando il Preside della Facoltà rende nota una comunicazione del Rettore, basata su una direttiva del Ministero, che dichiara di non accogliere la proposta della Facoltà stessa. Dopo l’interruzione, la storia dell’insegnamento prosegue e la denominazione del corso di Introduzione allo studio del diritto comparato, nel 1932, viene modificata in Diritto privato comparato, su proposta dello stesso Carusi. Strettamente legata alle vicende che portano alla chiamata di Carusi, è la figura di David Santillana; l’autore evidenzia il ruolo centrale assunto da Santillana nella codificazione tunisina e, insieme a Scialoja, in quella coloniale. Santillana, nominato componente della Commissione per la formazione di un codice tunisino nel 1896, presenta un primo Projet préliminaire de Code civil et commercial tunisien, che sarà poi sostituito da uno più approfondito: l’Avant-projet de réforme du droit civil et commercial, base del Code tunisien des obligations et des contracts del 1906 e modello di quelli del Maghreb. In questi progetti, si riflette l’iniziativa d’avanguardia del giurista italo-tunisino, consistente nell’unificare le obbligazioni civili e commerciali, ritenuta presupposto fondamentale per la creazione di un diritto comune ai popoli dell’Europa e al di là del Mediterraneo. Esaurito l’impegno in Tunisia, Santillana comincia un’altra avventura codicistica in Eritrea; nel 1906 insieme a Scialoja sono chiamati nella terza commissione preposta per la redazione di un codice per la colonia, partecipando, in particolare, alla fase finale di redazione del Codice civile eritreo. L’autore, in detta circostanza, mette in risalto la diversità di pensiero tra Santillana e Scialoja: mentre Scialoja esprime, nel corso dei lavori, parere favorevole all’interruzione del progetto di codificazione, a causa dei dubbi sull’opportunità di applicare codici in Eritrea, Santillana si dimostra, invece, a favore di una codificazione più attenta al paese coloniale e alle sue esigenze di autonoma convivenza. Ma, la maggior vicinanza di Santillana con l’Istituto di diritto romano, si riscontra durante il periodo dell’insegnamento di Diritto islamico, che egli ricopre per dieci anni a partire dall’anno accademico 1912-1913. Tale periodo, si collega anche alle questioni relative alla neonata Scuola orientale, fondata nel 1904 presso la Facoltà di lettere; il regolamento di questa Scuola (già nel 1904), prevedeva il diritto di aggregare insegnamenti di carattere orientalistico impartiti in altre Facoltà. La reazion

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma