Blockchain e arte: il mercato è maturo per l'artech?

01 Pubblicazione su rivista
Segnalini S.

Il cd “sistema dell’arte” è una realtà decisamente consolidata, anche se nota soprattutto agli addetti ai lavori, dominata da regole scritte e ancor più da regole non scritte, che costituisce un vero e proprio sistema di potere – in grado di fare la differenza per la fortuna, e quindi le quotazioni, di un artista —, con tutte le opacità che spesso caratterizzano i sistemi di potere: le stesse che forse hanno impedito finora alla finanza di avvicinarsi più decisamente al mondo dell’arte (pensiamo soprattutto agli art funds) considerato - per l’appunto - opaco, volatile, con troppi conflitti di interessi poco gestibili. Ciò premesso, si è tentato in questo articolo di immaginare l’impatto della tecnologia blockchain su tale sistema: per finalità inverse, a ben vedere forse addirittura opposte, a quelle per le quali la blockchain è nata — scardinare i sistemi di potere ormai cristallizzati — , ovvero quelle di fare ordine in un sistema, in un mercato, come quello dell’arte, piuttosto deregolamentato, recependo così le istanze di maggiore trasparenza ed eticità che da più parti vengono invocate per il medesimo.

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