Capitale e capitalismo: concetti e fenomeni in divenire (II parte)
Qual è la mentalità del capitale? Che si sostanzi in un insieme di macchinari all’interno di una fabbrica, nella moneta, in un criterio di relazione della ricchezza nel tempo, oppure ancora nell’intelligenza e nella creatività di un lavoratore, nelle sue relazioni o nella cultura condivisa in cui è immerso, qual è il senso e quali sono i significati sottesi nella nascita e nell’accumulazione del capitale? Come si è avuto modo di cogliere nel saggio Capitale e capitalismo: concetti e fenomeni in divenire (I parte)1 , senza dubbio il capitale deve la sua origine all’industria e al risparmio, e, prim’ancora alle trasformazioni dell’agricoltura, dell’artigianato e delle attività mercantili, ma sono sufficienti questi elementi per determinarlo, oppure qualcos’altro è dovuto scattare nella mente del nascente capitalista perché questi diventasse tale e affinché il capitale si rafforzasse fino a creare l’omonimo sistema economico, il capitalismo appunto?