Beni comuni e nuovo fondamento del diritto soggettivo
Il saggio affronta il tema della ridefinizione della categoria dei beni comuni partendo dall'allargamento della sfera teoretica dovuta alla duplice e reciproca influenza del diritto sul web e del web sul diritto. Da questo punto di partenza, appare necessario ricostruire il paradigma che lega i beni comuni al valore della persona, indagando il ruolo del principio personalistico nei processi della qualificazione giuridica dei beni. Ciò implica l'analisi critica del principio proprietario e perciò la decostruzione di una idea fondativa della modernità giuridica: il diritto di proprietà come archetipo della libertà individuale. Ne deriva una complessa operazione di riscrittura del rapporto pubblico/privato che ha come diretta implicazione la ridefinizione dei compiti del diritto privato come meccanismo di protezione della valore della persona umana e di affermazione della sua dignità. Emerge così anche il significato da attribuire all'espressione "eguaglianza digitale" che coniuga la possibilità di accesso al web con il carattere necessariamente "comune" della produzione culturale della società: attività dove la logica dell'appropriazione individuale e dello scambio devono cedere il passo a un modello aggregativo solidale orientato e regolato dagli obiettivi di eguaglianza sostanziale e dignità delineati dallo Stato costituzionale.