Ritorno al futuro? La democrazia oltre le forme della modernità politica
Il dibattito pubblico degli ultimi anni ha fatto registrare un ritorno di attenzione ai beni comuni; in Italia, in modo particolare, essi occupano da qualche tempo uno spazio semantico, culturale e polemico rilevante, e la nozione è diventata ormai espressione di uso comune. La qualità prima di questa nuova riflessione è di individuare uno spazio possibile di ricerca sociale oltre la rigida separazione dell’occidente moderno tra pubblico e privato, tra proprietà pubblica e proprietà privata, tra individuo (e società) e Stato, oltre l’angusta e insoddisfacente prospettiva politica delle democrazie liberali capitalistiche contemporanee. Una ricerca che, mentre sembra tendere a rinunciare ad una definizione più tradizionale dei beni comuni a partire dall’individuazione di loro intrinseche qualità e dai regimi di proprietà, fa di essi il perno di pratiche collettive democratiche finalizzate alla promozione di nuove possibili politiche redistributive, attraverso la tutela del diritto comune all’accesso di beni ritenuti socialmente fondamentali.