La fiducia e il dono. Due risorse relazionali nel panorama sociale contemporaneo

01 Pubblicazione su rivista
Iannuzzi Ilaria
ISSN: 1721-0216

Quando si pensa alla società contemporanea, l’immagine che per prima, probabilmente,
sovviene alla mente è quella di una grande collettività composta da persone in costante contatto
tra loro, ma che faticano a trovare e a instaurare una dimensione comunicativa e relazionale che
si allontani da quel modello comportamentale improntato all’egoismo e al mero utilitarismo che
la nostra società continuamente ci propugna. Il paradigma che più di ogni altro, infatti, sembra
caratterizzare la contemporaneità è quello che s’ispira al primato della ragione economicistica,
ossia di una razionalità di tipo puramente strumentale, conseguenza di una sfera economica che
non si riconosce più come una delle tante sfere di cui si compone il sistema sociale – e, dunque,
come un sottosistema –, ma che si definisce coincidente con il sistema sociale stesso. Elementi come la fiducia e il dono, di fatto, sembrano estromessi dal modo attuale di pensare e
di operare, poiché rimandano a modalità dell’agire diverse dalla pura razionalità. È davvero
possibile, però, pensare a una realtà nella quale i soggetti possano relazionarsi tra di loro senza
mai ricorrere all’elemento fiduciario o all’azione donativa? Sono realmente e definitivamente
scomparse tali forme della reciprocità? Se ancora esistono, in che termini esse operano?

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