The social dimension of the smart home. How sustainability became part of the domestic environment

01 Pubblicazione su rivista
Sessa Melissa
ISSN: 1721-0216

La diffusione dell’ideale tecnologico all’interno delle società ha fatto sì che si iniziasse a parlare già dagli anni Settanta del Novecento di smart home. Con l’avvento della terza rivoluzione industriale la concezione della casa è andata via via sbiadendo il suo ruolo di centro della comunicazione familiare, per acquistarne uno più ampio di comunicazione con il mondo circostante. Quali sono le caratteristiche che definiscono una smart home? Che tipo di soggetto sarà in grado di abitarla? Ci si trova davanti ad un nuovo tipo di società che riconosce all’abitante domestico un ruolo di primaria importanza come consumatore consapevole del proprio consumo. Quale sarà dunque il ruolo del consumatore all’interno del sistema energetico? Si farà soggetto attivo aggiustando i propri consumi, o rimarrà soggetto passivo? E, qualora sposi la causa smart, l’azione individuale avrà un riflesso collettivo? Il presente articolo mira ad individuare le potenzialità della smart home in termini di sostenibilità e di adattamento, concentrandosi sul ruolo che il soggetto agente ha nella comunità, e sulle novità che questo tipo di società, mutata con l’avvento delle nuove tecnologie, avrà da offrire.

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