Cina e Giappone nel Mar Cinese Orientale: strategie e obiettivi contrastanti

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Termine Lorenzo, Riccardo Lancioni

Nel 1986, Gore Vidal, poliedrico autore statunitense, scriveva: «l’Europa una volta era il selvaggio West dell’Asia così come l’emisfero occidentale lo fu dell’Europa. Oggi il sole è tramontato in Occidente ed è sorto, di nuovo, in Oriente. [...] tocca al colosso asiatico a lungo temuto prendere il ruolo di leader mondiale». Giganti politici, economici e militari, Pechino e Tokyo sembrano confermare la previsione di Vidal rappresentando oggi la seconda e terza economia del mondo, il primo e il quinto consumatore di energia, disponendo di due tra le Marine più potenti, dell’esercito più grande al mondo, della seconda e della terza industria del pianeta per competitività. Due colossi che, però, si affacciano su un mare largo 750 km sul quale protendono rivendicazioni contrastanti.

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