La rappresentazione cromatica del territorio nelle mappe tra Ottocento e Novecento. Alcuni esempi

04 Pubblicazione in atti di convegno
Martone Maria, Giugliano Alessandra Marina

È noto che nelle mappe geografiche e topografiche si ha una rappresentazione sinottica della realtà in cui gli elementi e i fenomeni che spazialmente si sovrappongono vengono visualizzati in modo tale che ciascun elemento, naturale o artificiale che sia, proiettato sulla carta, possa essere letto nel contesto o estrapolato nel particolare. Ciò significa che una carta, a seconda della scala grafica in cui è stata redatta, consente diversi livelli di visualizzazione, affinché le informazioni che in essa vengono descritte risultino evidenti insieme alle relazioni che intercorrono tra gli elementi spaziali rappresentati. La carta attraverso il suo linguaggio grafico e cromatico può evidenziare alcuni fenomeni elaborando delle tematizzazioni che nello specifico consentono una lettura di un aspetto in particolare del territorio o di una città.
Attraverso un linguaggio specifico costituito da simboli, colori e convenzioni grafiche evidenziati nella legenda e attraverso il metodo delle proiezioni cartografiche viene in tal modo rappresentata la realtà tridimensionale su di un piano che corrisponde alla mappa.
Il colore assume quindi, nella realizzazione di una carta, un ruolo predominante che esprime un messaggio in codice. Già nell’Ottocento i regolamenti relativi alla misurazione dei terreni e alla formazione delle mappe, come ad esempio quello del catasto gregoriano, prevedevano precise e dettagliate indicazioni non solo su come rilevare il terreno ma anche su come rappresentarlo utilizzando colori insieme a segni e nomenclature particolari.
Il contributo si propone, in riferimento a “normative” ed “istruzioni” del passato e contemporanei, di evidenziare l’efficacia della rappresentazione cromatica utilizzata nelle mappe nel rafforzare la visualizzazione della terza dimensione, caratteristica che rende la carta un valido strumento di conoscenza della realtà e dei paesaggi territoriali che in essa sono descritti.

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