Percorsi universitari e competenze trasversali. Sfide e potenzialità
Lo sviluppo delle competenze è una parte essenziale dei processi formativi e come tale andrebbe valorizzato anche nella formazione universitaria. Di recente, l’OECD ha evidenziato diverse criticità nel rapporto tra competenze e istruzione terziaria in Italia. Oltre a sottolineare i risultati non eccezionali ottenuti dai laureati italiani per quanto riguarda le competenze trasversali – in particolare literacy e numeracy – viene evidenziato il disallineamento tra il basso tasso di occupazione dei laureati (rispetto alla media OECD) e la scarsa disponibilità di profili altamente competenti sul mercato del lavoro. L’indagine AlmaLaurea 2017 riporta che per il 34% dei laureati triennali occupati a un anno dal titolo la laurea è un requisito per l’esercizio della propria attività lavorativa. Inoltre, le competenze sono rilevanti nel determinare l’efficacia esterna dei percorsi universitari: la stessa indagine in questo caso segnala che il 44% dei laureati triennali occupati a un anno dal titolo dichiara di utilizzare per il proprio lavoro le competenze acquisite all’università in misura elevata. L’analisi dei livelli delle competenze acquisite durante il percorso universitario può, dunque, rappresentare un contributo rilevante al monitoraggio della qualità del processo formativo e, allo stesso tempo, una spinta al loro sviluppo. È per questa ragione che, tra le attività condotte da ANVUR, già dal 2012 è stato incluso il progetto TECO (TEst sulle COmpetenze), con l’obiettivo di rilevare le competenze come esiti degli apprendimenti. Il progetto è in linea con i compiti dell’Agenzia, tra i quali figura la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia dell’attività didattica, in riferimento agli esiti dell’apprendimento da parte degli studenti e al loro adeguato inserimento nel mondo del lavoro. La rilevazione delle competenze trasversali e disciplinari degli studenti universitari rappresenta sia una sfida, data la complessità dei costrutti e la definizione dei framework di riferimento, sia un’opportunità scientifica e istituzionale. L’organizzazione della didattica, la progettazione di attività mirate allo sviluppo di competenze, la loro declinazione in obiettivi chiari e la validazione di strumenti per la loro valutazione sono tutti tasselli essenziali per cogliere la sfida delle competenze. Le seguenti sezioni riportano alcune esperienze legate alla crescita dell’attenzione nei confronti della valutazione degli apprendimenti e dello sviluppo di competenze nei percorsi universitari. In particolare, la prima sezione si riferisce a una analisi comparativa internazionale degli aspetti manageriali ed organizzativi, dei modelli di apprendimento e delle pratiche didattiche utilizzate nei percorsi universitari di alcune discipline. La seconda riporta un esempio virtuoso di esercitazioni di ricerca in ambito pedagogico focalizzate sullo sviluppo delle competenze. La terza riporta come esempio internazionale il progetto CALOHEE, nel quadro del programma Erasmus+. Infine, la quarta e ultima sezione riprende il discorso introduttivo declinando in maniera più dettagliata come la misurazione delle competenze rientri nel più ampio sistema di valutazione e accreditamento nazionale dei CdS.