Tutti i bisogni educativi sono “speciali”. Dimensioni pedagogiche e interventi per favorire l’inclusione
In che senso diversità ed uguaglianza si specchiano? Se guardiamo bene è intenzione diffusa quella di interpretare i percorsi educativi in una doppia dimensione, di personalizzazione e di standardizzazione. Vale a dire le politiche di istruzione e le azioni educative debbono tener conto sia delle specificità che ognuno presenta, sia della necessità di dotare ciascuno di strumenti per la conoscenza e l'interazione sociale. I concetti di equità e giustizia attraverso l'educazione si traducono nel fornire, attraverso le istituzioni educative, dalla famiglia alla società, e in particolar mondo utilizzando le strutture preposte all'istruzione formale, come la scuola, per garantire l'acquisizione, per ognuno, di quei diritti alla conoscenza e allo sviluppo armonico di ciascuno. Ma considerando ciascuno frutto di contesti diversi e dotato di caratteristiche individuali, occorre considerare le differenze per dare continuità educativa in alcuni casi e discontinuità in altri, di ri-fornire maggiormente per alcuni, di ammortizzare in altri, di accelerare quando possibile, e di rispettare sempre i tempi di ognuno, e, soprattutto, di poter considerare i luoghi dell'istruzione, formale e informale, una sorta di ascensore per la crescita individuale e sociale