La forza di una campagna debole. Il caso delle elezioni politiche 2018
Tirare le fila di una campagna elettorale come quella che ci ha accompagnato
alle urne nel marzo del 2018 non è affatto semplice. E non lo è per numerose
ragioni che attengono a diversi ambiti ma che, in prima battuta, possono essere sinteticamente
espresse tramite il ricorso a espressioni che definiscono la campagna come
«brutta», «non risolutiva», «maleducata», e «sfocata». Giudizi certamente generici, si
potrebbe dire, ma tali da rievocare il clima che ha segnato la campagna che, visto il
risultato elettorale, ha certo costituito uno spartiacque nella politica italiana. Non
a caso, abbiamo deciso di titolare questa introduzione riecheggiando Granovetter
(1977), che parlava a suo tempo della forza dei legami deboli, per indicare come una
campagna apparentemente debole abbia prodotto risultati forti, tali da mutare drasticamente,
e per certi versi inaspettatamente, lo scenario parlamentare e il quadro
politico del paese. Prima di entrare nel merito della nostra lettura vale la pena, però,
ricostruire le ragioni che fanno sì che si possa parlare della campagna nei termini che
abbiamo descritto poc’anzi.