La ricezione delle enunciazioni dottrinarie di Camillo Boito in Europa centrale con particolare riferimento alla carta del restauro polacca del 1909
Il saggio intende sottolineare la ricezione delle enunciazioni dottrinarie di Camillo Boito in Europa centrale, facendo particolare riferimento alla Carta del restauro polacca del 1909, che segna un passo avanti verso la moderna e contemporanea teoria e storia del restauro.
Si ricorda altresì la presenza in Italia del giovane Alois Riegl nel 1884 e nel 1887 e le dirette sollecitazioni che riceve dagli atti del Congresso degli ingegneri e architetti tenuto a Roma nel 1883 e di altri significativi scritti di Boito, del 1884 e del 1886.
Il contributo attraverso la diffusione del pensiero di Boito in Europa centrale, in parte filtrato dalle posizioni di Riegl (1903), analizza gli interventi, che si realizzano dalla fine del XIX secolo, al castello del Wawel a Cracovia, proposti dal conservatore Stanislaw Tomkowicz. Questi dimostra di recepire, oltre al pensiero di Camillo Boito, le elaborazioni dottrinarie di Alois Riegl, attuando un intervento che evita le demolizioni e le trasformazioni previste.
Così si considerano sia l'atteggiamento operativo e sia l'insieme delle elaborazioni di Tomkowicz come riferimenti per la stesura del documento del 1909.
Infine si presenta la Carta polacca del restauro, in parallelo al documento italiano di Boito, atto finale del 1883.