conservazione

La pieve di Santa Maria in Acquedotto (Forlì). Un percorso multidisciplinare dalla conoscenza del monumento all'intervento di restauro

The present contribution is aimed to explain the multidisciplinary path that, starting from the direct knowledge of the architectural complex, has led to the restoration works carried out on the parish church of Santa Maria in Acquedotto, near Forlì. An in-depth historical research, the direct observation of the monument, the analysis of the crack pattern through the comparison with photos taken some decades ago and the implementation of chosen instrumental investigations have been a substantial part of the knowledge path.

Documentare, conservare e trasmettere la memoria. La casa-baracca del Poeta Valentino Zeichen

La ricerca si incentra sulla ‘casa-baracca’ di Valentino Zeichen. Questo tema ‘estremo’ di conoscenza, conservazione e, in prospettiva, di gestione e fruizione, ha permesso di sviluppare un approccio che integra le competenze della rappresentazione, della storia e del restauro. L’obiettivo non è solo l’elaborazione di un giudizio storico critico, ma la trasmissione della memoria di valori effimeri e intangibili, quali quelli espressi dalla ‘Casa del Poeta’, riallacciandosi a temi e a concetti che rimandano ad una lettura delle istanze della conservazione più ampia e attuale.

Documentare, conservare e trasmettere la memoria. La casa-baracca del Poeta Valentino Zeichen/Documentation, conservation and transmission of memory. The house-shack of the poet Valentino Zeichen

La ricerca si incentra sulla ‘casa-baracca’ di Valentino Zeichen. Questo tema ‘estremo’ di conoscenza, conservazione e, in prospettiva, di gestione e fruizione, ha permesso di sviluppare un approccio che integra le competenze della rappresentazione, della storia e del restauro. L’obiettivo non è solo l’elaborazione di un giudizio storico critico, ma la trasmissione della memoria di valori effimeri e intangibili, quali quelli espressi dalla ‘Casa del Poeta’, riallacciandosi a temi e a concetti che rimandano ad una lettura delle istanze della conservazione più ampia e attuale.

La vegetazione: fonte di degrado e strumento di valorizzazione delle rovine

La ricerca ha riguardato il tema complesso della relazione fra ruderi e vegetazione, con particolare attenzione ai problemi di conservazione posti da tale connubio. Lo studio prende le mosse dal progetto di restauro di una porzione della cinta muraria medievale di Ninfa, su cui si sono sperimentate tecniche di conservazione delle strutture a rudere particolarmente attente sia alla vegetazione appartenente al giardino botanico piantato attorno ai ruderi, sia a quella ruderale spontanea (comprese le patine biologiche).

Impianti di collegamento in ambito urbano e paesaggistico

La realizzazione di nuovi collegamenti a scala urbana e paesaggistica interagisce, più o meno pro- fondamente, con l’esistente, mutandone i rapporti visivi oltre che modificandone materialmente la spazialità. Le modalità di percorrenza e di arrivo influiscono, a livello percettivo e non solo, con la fruizione e la percezione delle architetture, dei tessuti dei centri storici, del paesaggio, implicando la necessità di rapportare pianificazione e conservazione.

Pro restauratione murorum huius excellentissime urbis. Le Mura Aureliane di Roma nel Basso Medioevo

The Aurelian Walls of Rome had extensive late medieval renovations. The constant characteristics of these restorations are the irregular arrangement of the stones of the outer layers ('flint', tuff, peperino, travertine, fragments of marble and brick) and the frequent presence of partial horizontal rows of brick. The mortars are lime and sand, almost all without pozzolana. This type of masonry is not rare in the Roman area, mainly in fortified buildings, dating back to the same centuries.

Editoriale

Il binomio archeologia e restauro richiama molteplici scenari e rimanda a percorsi di ricerca e lavoro aperti nel tempo. Prodotti entrambi dell’idea, maturata con l’Illuminismo, di considerare i resti materiali come documenti unici del passato ed entrambi alla costante ricerca di un equilibrio fra specificità metodologica e necessità di confronto disciplinare, archeologia e restauro s’incontrano e coniugano i loro interessi attorno a temi talvolta affini, risentendo spesso dei medesimi conflitti.

Dalle pietre al paesaggio. la città storica per John Ruskin

The essay wants to analyse the John Ruskin vision of conservation at the urban scale. The English critic lived personally the transition of the town from being a historic settlement, with evident features of long-persisting continuity, to become a composite and diachronic ensemble, defined by a mixture of ancient building and urban expansions, demolitions and new edifices, infrastructures and factories.

Metodologie d’indagine sul problema dell’abbandono dei centri storici. Un’introduzione

L’abbandono dei centri storici è un fenomeno di natura demografica che rimanda a problematiche complesse, al tempo stesso sociali, economiche, fisiche e materiali. Malgrado l’interesse per il fenomeno da parte degli studiosi e di associazioni come ‘Italia Nostra’ o ‘Borghi più belli d’Italia’, il fenomeno dell’abbandono può trovare una soluzione solo nel contemperamento di istanze diverse in grado di coniugare i fattori culturali con quelli sociali ed economici.

Conservazione e restauro. Materiali e siti

Il contributo riguarda la conservazione e il restauro di strutture e di aree archeologiche. L’avvio di uno scavo archeologico richiede la programmazione del successivo restauro e la collaborazione fra competenze diverse che condividano i risultati di specifici studi e analisi particolari. Alcune fra le più riuscite operazioni di presentazione di strutture e di aree archeologiche sono il risultato di processi di conoscenza, tutela e valorizzazione integrati e condivisi.

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