Finis terrae: la solitudine dell'architettura. Due case di Ortuzar - Gebauer architects
Ortúzar - Gebauer iniziano a lavorare nell'isola di Chiloé dedicandosi sia al recupero del patrimonio edilizio esistente che a nuove realizzazioni. In particolare lo studio lavora al restauro di antiche case su palafitta la cui tipologia, nata come strategia insediativa auto costruita, si collocava nei luoghi di margine tra le proprietà, al confine tra campagna e costa, spesso a diretto contatto con l’acqua, veniva utilizzata dalle fasce sociali umili che si sostentavano dell’orto retrostante e di un attività legata al mare. La ristrutturazione e funzionalizzazione di alcuni di questi edifici ha innescato, un processo di rigenerazione urbana del water front di Castro . È però nella realizzazione delle case isolate, collocate lontano dagli agglomerati urbani e dalle infrastrutture principali, che il meticciato culturale colto della coppia cilena si esprime al meglio. Ogni opera di Ortúzar - Gebauer si sviluppa a partire da tre dati di partenza: esecutore, materiale e sito. Conoscere il materiale e chi lo lavora consente loro di controllare il progetto e la sua costruzione in rapporto alle caratteristiche fisiche del luogo e in base alla possibilità di movimentazione del materiale impiegato .