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Se oggi c’è un luogo in cui si assiste al cortocircuito della relazione ventennale tra politica e comunicazione, quel luogo si trova esattamente nei gruppi di fandom politico nati spontaneamente in Italia durante i mesi del lockdown. Si tratta di community che si sviluppano attorno a una figura istituzionale, celebrandone perlopiù le qualità estetiche. Possono poi avere finalità prettamente ludica, o viceversa costituirsi veicolo di inedite forme di impegno civico. Analizzando i casi paradigmatici delle community sorte attorno alle figure di Giuseppe Conte e Luca Zaia, l’A. si interroga sulla trasformazione del processo politico e della partecipazione pubblica prodotta da queste esperienze di consumo mediale.