La sostenibilità sociale, economica e ambientale nel progetto dei servizi per la collettività
Gli interessi dei “servizi per la collettività” riguardano la loro duplice natura di attività immateriali e di spazi attraverso i quali i servizi vengono erogati. Oggi, nell’evidenziarsi di significativi mutamenti nella domanda di servizi per la collettività, si rileva anche la necessità di una maggiore flessibilità dei relativi “contenitori”.
I cambiamenti a scala europea, non più quindi solo a quella nazionale o locale, registrano complessi fenomeni di inurbamento e conseguentemente di emarginazione sociale: non si rileva purtroppo un’adeguata crescita di strutture dedicate all’emergenza abitativa, di spazi di accoglienza per i migranti, di servizi dedicati ad una popolazione sempre più anziana.
Tutto questo in un contesto connotato da gravi criticità ambientali, con cambiamenti climatici che determinano siccità e inondazioni che si sommano ad ormai accertate fragilità strutturali del territorio.
Mai come in questi anni si è posta quindi l’esigenza di innovare e rigenerare i modelli tradizionali di offerta nei settori dei servizi, dell’abitare e delle infrastrutture. Gli investimenti europei e nazionali esistono ma richiedono maggiori capacità (programmatorie e progettuali) da parte degli operatori, pubblici e privati, per il loro utilizzo. L’impegno, o meglio la sfida, attuale è garantire un adeguato standard di servizi alla collettività adottando soluzioni progettuali che assicurino sostenibilità tecnico/economica, sociale e ambientale attraverso soluzioni in grado di contrastare, se non di anticipare, i profondi mutamenti in corso.