La cripta di S. Francesco a Vetralla Reimpiego e fruizione degli spazi

02 Pubblicazione su volume
Esposito Daniela, PENSABENE PEREZ Patrizio

Ciò che colpisce le chiese medievali della Tuscia è l'altissimo numero di colonne reimpiegate sia all'interno delle navate sia nelle cripte. Spesso sono proprio le colonne a conservarsi nella posizione originaria nonostante gli edifici in cui sono messe in opera abbiano subito modifiche e trasformazioni. Il contributo si occupa della spoliazione dei monumenti antichi e del reimpiego delle colonne; le modalità del reimpiego delle colonne; il valore che tali elementi conservano anche in epoca post-antica.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma