Restauro e terremoto. Presentazione di un intervento ‘dimostratore’ di un binomio possibile
Niente più del terremoto evidenzia la profonda dicotomia espressa dall’architettura storica quale manifestazione di un patrimonio culturale che è, al tempo stesso, patrimonio immobiliare, bene economico.
La necessità di ricomporre le ferite aperte dalla distruzione di un abitato pone quasi subito la necessità d’intervenire sul costruito e, a seconda della gerarchia dei valori che una società si è data, questa necessità apre a strade diverse, producendo esiti anche molto distanti fra loro.
Sulla opportunità di uniformare queste strade, quanto meno come procedure operative, organizzando una filiera che conduca in maniera organizzata, coerente e costante dai soccorsi all’intervento di restauro e ricostruzione si è discusso molto, senza aver trovato, per ora, una risposta adeguatamente forte, soprattutto dal punto di vista politico-strategico.
Si riflette meno sulla natura di questi valori, perché tale discussione metterebbe forse eccessivamente in luce le aporie e gli squilibri della nostra contemporaneità, evidenziando contraddizioni e contrasti difficili da risolvere