Immagini riflesse per impegnare lo sguardo. Sul carattere fenomenologico delle immagini riflesse e i limiti della rappresentazione
Talora, nella storia, i limiti descrittivi del disegno hanno messo in secondo piano certe qualità dei materiali dell’architettura intuite nel passato e oggi attribuite esclusivamente ai linguaggi contemporanei. È questo il caso dei fenomeni ottici delle immagini riflesse sulle superfici vetrate dell’architettura. Intuite le loro potenzialità negli anni del modernismo, a distanza di tempo hanno sancito la nascita di un’estetica architettonica d’impronta fenomenologica. A fronte dei limiti della rappresentazione architettonica tradizionale, si mette qui in evidenza come tale estetica maturò prevalentemente nelle rappresentazioni grafiche, fotografiche e cinematografiche.