Città, ambiente, paesaggio. Tra vecchio e nuovo

02 Pubblicazione su volume
Sette Maria Piera, Pane Andrea

Le idee che nascono da un'attenta rimeditazione di elaborazioni sviluppate specialmente nell'Europa centrale, trovano applicazione in molti progetti di Gustavo Giovannoni il quale, definita la stretta e inscindibile relazione fra architettura e ambiente, concentra la sua attenzione nel delineare e diffondere un'idea più estensiva di monumento che, oltre agli episodi emergenti, comprenda anche «l'insieme delle cose d'“importante interesse” che hanno valore collettivo».
Da qui la sua attenzione, oltre che per la città, anche per il paesaggio, esteso alle sue componenti di natura, espresso anche in termini di tutela; un interesse ben esemplificato da studi, disegni, diari di viaggio, schizzi e numerosi acquarelli da cui emerge tanto l’intento documentario quanto il proposito di delineare l’identità strutturale e i relativi caratteri del sito inteso quale «insieme di elementi e di condizioni».
Altresì, affrontando il difficile rapporto fra edilizia storica e sviluppi contemporanei, Giovannoni punta a soddisfare le necessità del proprio tempo; egli è convinto che «ogni città ha una sua atmosfera artistica … un senso stilistico … dal quale non si deve prescindere ».
In quest’ottica si delinea la tecnica del diradamento, che in luogo della diffusa pratica degli sventramenti, interviene demolendo per piccoli tratti, lasciando aree libere e limitando le ricostruzioni, così da aprire nuove visuali, portare aria e luce fra gli isolati per procedere, infine, all'abbellimento stradale, tramite il reimpiego di elementi e frammenti architettonici che tornerebbero così «ad una provvida funzione ad ornamentum urbis».

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