Tra le questioni di rilievo delle politiche pubbliche nazionali ed internazionali inerenti le aree urbane vi è la riqualificazione di quelle parti del tessuto insediativo in stato di degrado/disuso fisico, sociale, produttivo, economico
Un'ampia tipologia di manifestazioni di degrado di diversa dimensione ubicazione destinazione e intensità può interessare interi ambiti urbani o singoli edifici per la cui valorizzazione risultano necessari criteri e modalità di intervento differenti a seconda si tratti di: centri storici abbandonati, periferie fatiscenti, edifici ed aree demaniali in disuso (carceri, zone militari, aree portuali, sedimi ferroviari) impianti produttivi dismessi, etc. Gli effetti moltiplicatori di interventi di valorizzazione di qualità su questi beni permettono di: i) correggere i guasti provocati dalla crescita urbana incontrollata, ii) soddisfare il fabbisogno di spazi pubblici e di edilizia residenziale, iii) generare ricadute economiche sul territorio
La ricerca vuole mettere a punto un modello di valutazione degli interventi di riqualificazione urbana (da realizzare con il coinvolgimento di operatori privati) utile per definire l'equilibrio finanziario dell'iniziativa. La verifica di fattibilità finanziaria è operazione da cui risultati dipende la decisione di proseguire/rinunziare all'iniziativa ovvero di modificare, con soluzioni più congruenti agli obiettivi, i termini del progetto ipotizzato
L'implementazione del modello consentirà di predisporre un foglio di calcolo, a struttura flessibile, che permetta di modificare le voci del bilancio in ragione della fase di progettazione in cui ci si trova, della tipologia di riqualificazione, del contesto territoriale di riferimento e delle specificità degli operatori coinvolti
Possibili sviluppi futuri riguardano la georeferenziazione degli output del modello per costruire mappe tematiche con la suddivisione urbana in microzone territoriali omogenee di localizzazione di fattibilità finanziaria
Lo strumento di valutazione che il progetto proposto intende sviluppare potrà essere impiegato: a) nelle fasi preliminari della pianificazione degli interventi di riqualificazione urbana in cui vi è l¿esigenza di procedere -ai fini, ad esempio, della predisposizione di un bando pubblico o di un piano di attuazione- al dimensionamento di massima dell¿iniziativa e altresì di prefigurare i limiti delle convenienze finanziarie in gioco; b) come strumento di verifica della validità di soluzioni di progetto presentate nell¿ambito di procedure pubbliche, per la scelta della soluzione migliore. Ecco che l¿uso di uno strumento di valutazione punta a rendere sistematica l¿analisi e la comparazione delle proposte di progetto; a razionalizzare il processo di selezione migliorandone la trasparenza; a diffondere la pratica delle valutazioni di fattibilità finanziaria tra pubblico e privato, aumentando la consapevolezza degli accordi presi e delle ricadute che questi avranno sui bilanci finanziari delle operazioni; c) nelle fasi di aggiustamento negoziale delle soluzioni di progetto. La contrattazione tra pubblico e privato, condotta col supporto di idonei strumenti di valutazione, punta a determinare misure degli indici e dei parametri dell¿intervento capaci di riflettere una ripartizione equilibrata degli oneri e dei vantaggi dell¿iniziativa. In tal modo sarà possibile incentivare con forme di premialità, e senza intaccare la fattibilità finanziaria dell¿iniziativa, la disponibilità del privato a farsi carico di aliquote anche consistenti della parte pubblica dell¿intervento, soprattutto nei casi complessi di riqualificazione urbana e di recupero ambientale.
Il modello elaborato sarà tradotto in un foglio di calcolo di facile impiego per l'utente, che dovrà inserire esclusivamente i parametri necessari per la specificazione dell'intervento di riqualificazione (tipologia di degrado, superfici e destinazioni d'uso da realizzare, standard urbanistici richiesti, zona di riferimento, ecc.).
Il progetto pertanto intende sviluppare e sperimentare uno strumento innovativo per limitare il consumo di suolo (soil sealing) mediante la rifunzionalizzazione e/o riconversione di volumetrie preesistenti. La metodologia proposta consente di monitorare le trasformazioni d¿uso del suolo e di esplicitare la soglia di convenienza finanziaria per l¿imprenditore privato. Il modello, che sarà di semplice ed immediato impiego, potrà essere facilmente esportato ad altri contesti territoriali tramite l¿interscambio di dati e di informazioni tra regioni ed enti locali. Poiché implementabile anche ad edifici di rilevanza storico-architettonica, per la cui rifunzionalizzazione è imprescindibile il coinvolgimento del capitale privato, il percorso progettuale proposto costituisce un sistema innovativo per la tutela sostenibile del patrimonio culturale pubblico e la promozione del patrimonio culturale come driver di coesione sociale e la creazione di posti di lavoro. Lo studio si pone inoltre l¿obiettivo di favorire la diffusione di un social housing sostenibile, mediante l¿integrazione funzionale delle abitazioni sociali con quelle ordinarie e con servizi pubblici e privati: in tal senso, rappresenta un approccio innovativo per limitare l¿esclusione sociale e la marginalizzazione che connotano l¿edilizia pubblica realizzata in Italia fino ad oggi. Pertanto, il progetto recepisce pienamente gli obiettivi di Europa 2020, che pone grande attenzione al perseguimento di un'economica sociale, solidale e sostenibile.