Ricerc@Sapienza

Il gruppo di ricerca intende esplorare la relazione mente-corpo nei Disturbi del Comportamento Alimentare mettendo in relazione l'analisi del linguaggio parlato, le esperienze relazionali prototipiche con l'attivazione emotiva.

La linea di lavoro si concentra sulla validazione di un modello generale del funzionamento della mente e dell’interazione sociale attraverso l’uso di metodologie di analisi multidimensionale applicate ad indici testuali, indici clinici e marker fisiologici.

Il gruppo di ricerca si propone di esaminare il ruolo delle interazioni primarie, delle esperienze relazionali e dei fattori contestuali nello sviluppo del funzionamento genitoriale e individuale in famiglie omogenitoriali costituitesi in seguito a procreazione medicalmente assistita (PMA). 

Il gruppo di ricerca si propone di approfondire, da un punto di vista psicodinamico, il processo valutativo che conduce alla diagnosi, alla formulazione del caso e all’invio al trattamento, coniugando la complessità dell’osservazione clinica e la necessità di sistemi nosografici e valutativi appropriati, validi e attendibili.

L’obiettivo principale del gruppo di ricerca è quello di indagare il costrutto della fiducia epistemica (epistemic trust) nella sua relazione con i costrutti dell’attaccamento e della mentalizzazione, in riferimento al funzionamento psico(pato)logico. È stata infatti ipotizzata l’influenza di tale costrutto nell’insorgenza e nel mantenimento di diverse forme di psicopatologia (in particolar modo dei disturbi di personalità).

Il gruppo di ricerca si propone di indagare il rapporto tra le dimensioni della relazione terapeutica (in particolare, le risposte emotive dei terapeuti o controtransfert, i pattern interpersonali che i pazienti manifestano nei confronti dei loro terapeuti o transfert, e l’alleanza terapeutica) e la patologia della personalità dei pazienti (adulti e adolescenti), anche da una prospettiva neuroscientifica.

Il gruppo di ricerca ha come obiettivo investigare le conseguenze cognitive ed emotive di nuove modalità mediate di stare in relazione con il mondo e con gli altri, specialmente in riferimento a gruppi vulnerabili (anziani e persone affette da disturbi mentali).