La regola di appropriatezza nei contratti di servizio di risparmio amministrato
Il saggio descrive l'attuale valore e significato della regola di appropriatezza
Il saggio descrive l'attuale valore e significato della regola di appropriatezza
L’articolo ricostruisce la clausola di tolleranza nel sistema di diritto privato interno. Nella prima parte, il saggio esamina gli effetti del comportamento tollerante sul contratto: il mancato esercizio di un rimedio previsto dal contratto potrebbe implicare la sua non esigibilità. Nella seconda parte, si indagano gli effetti della clausola con cui le parti cercano di evitare che il comportamento tollerante del creditore possa rilevare come ragione di non esigibilità della pretesa
Il lavoro si propone di ricostruire l'attuale significato civilistico della regola di adeguatezza in materia di intermediazione finanziaria (art. 39-40, reg. Consob 16190/2007). L'indagine è sviluppata in due parti, distinguendo la regola di adeguatezza come norma di comportamento (cap. 1-3) e come norma di validità del contratto (cap. 4 e 5).
Si esclude che la dispensa dalla collazione possa essere considerata una vera e propria clausola di un contratto, ovvero un autonomo atto di libera- lità tra vivi. Si afferma che la dispensa dalla collazione è un atto di ultima volontà, a causa di morte. Il suo effetto consiste nel precludere il sorgere dell’obbligo di collazione in capo al dispensato. Si tratta di un atto unilate- rale del dispensante, per la validità del quale non è prescritto alcun requi- sito formale.
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