Why Wonder
Il saggio traccia un breve excursus dell'idea di meraviglia dall'antichità all'epoca moderna
Il saggio traccia un breve excursus dell'idea di meraviglia dall'antichità all'epoca moderna
Questo libro vede Leopardi nell’orizzonte di poeti e pensatori post-illuministi e post-rivoluzionari. Da Coleridge a Novalis, da Sade al Goethe del Faust, fino a Henry Adams −− sullo sfondo Rousseau −− si snoda un racconto fatto di trame, motivi, immagini, idee, parole. Ne emerge il nucleo misterioso e inquietante dell’opera leopardiana, in cinque movimenti dell’immaginario che sono comuni a un’intera epoca: l’Inizio, il Consumo, il Vortice, l’Equilibrio, la Spirale. Ma il discorso torna poi sempre a un unico canto, A Silvia, storia poetica dell’umanità caduta, e risorta solo in ombra.
CHIESA
Vi sono due ordini di ragioni per le quali è possibile affermare che il concetto di progresso scientifico deve essere considerato come categoria fondamentale della cultura e della storia dei nostri tempi. Come proverò a mostrare, vi sono delle ragioni teoretiche, e vi sono delle ragioni pratiche. Il concetto di progresso scientifico sembra essere particolarmente bisognoso di una sua giustificazione, di una apologia pro vita sua, nell’era della
L’ultimo lavoro di Walter Tega, storico della filosofia e delle istituzioni culturali,
è un libro interessante e complesso. La complessità deriva dal fatto che esso
intreccia una trattazione di temi prettamente filosofici con la trattazione della storia
politica della Francia, dai primi anni dell’Ottocento fino al consolidarsi di quella che
è comunemente denominata “La Terza Repubblica”. Congiungere le due tematiche
è impresa ardua, ed è sicuramente uno dei pregi di questo volume essere riuscito nel
Premessa alla riedizione di Filosofia della politica di Antonio Rosmini Serbati a cura e con Introduzione di Sergio Cotta
“Dopo” i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki del 1945, in cui l’utilizzo della bomba a fis- sione nucleare fu intenzionalmente distruttivo, il panorama storico, politico, sociale e culturale è radicalmente, ovvero epocalmente, cambiato. Ma un filo rosso lega il dopoguerra all’oggi: una matrice comune di inquietudine e un simile asse interrogativo sembrano rinascere.
Negli studi sulla storia del marxismo italiano (e non solo italiano), il contri- buto di Rodolfo Mondolfo non ha ancora ricevuto una attenzione adeguata, corrispondente alla sua effettiva importanza. Non sono mancati studi autorevoli, da Norberto Bobbio a Eugenio Garin, lavori monografici, dal libro del 1966 di Luciano Vernetti ai due volumi del 1967 di Diego Pró, e opere più generali, come quelle di Enzo Santarelli (1964), Giacomo Marramao (1971), Paolo Favilli (1996).
Lemma filosofico per la X Appendice dell’Enciclopedia Italiana di Lettere, Scienze e Arti, già Parole del XXI Secolo pubblicata da Treccani.
Luciano De Fiore risponde alle domande su filosofia e psicoanalisi, insieme ad altri 21 intervistati.
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