Bellezza
Una ricognizione sull'uso del termine Bellezza nei primi vent'anni del XXI nell'arte, nell'estetica e nella filosofia.
Una ricognizione sull'uso del termine Bellezza nei primi vent'anni del XXI nell'arte, nell'estetica e nella filosofia.
Durante la conferenza tenutasi al MACRO di Roma il 13/01/2019, Nicolas Bourriaud ha rimesso in gioco la nozione di estetica relazionale, mai del tutto scomparsa dal linguaggio (più o meno per addetti ai lavori) del mondo dell’arte. Ridefinizione di una ridefinizione, quindi: già nel 1998, e ancora prima, mentre Bourriaud lavorava al testo di Esthétique relationelle, si trattava di un concetto che nasceva da una revisione profonda, anche a livello semantico, delle nozioni di arte ed estetica, necessaria per far fronte ad un nuovo modo di fare arte.
Analisi della realtà contemporanea e messa in evidenza della necessità di una nuova forma di illuminsimo a cui la filosofia può dare il proprio significativo contributo.
Il titolo di questo volumetto potrà sembrare irriverente, tuttavia porsi la domanda sul senso del fare storia della filosofia oggi è auspicabile per varie ragioni, non da ultimo per il diffuso disinteresse nei riguardi degli studia humanitatis. Le pagine di questo lavoro non intendono fornire risposte onnicomprensive o soluzioni assolutamente valide circa una questione davvero enorme ma vogliono offrire un contributo al dibattito, oggi più che mai vivo (specialmente in Italia), sull’utilità delle discipline umanistiche.
Si tratta del primo capitolo su Hegel di un manuale didattico per i licei. L’immagine convenzionale che è stata attribuita a Hegel è quella di un filosofo “difficile” e “oscuro”, impegnato ad articolare in un gigantesco sistema la totalità del pensiero e della realtà.
The paper proposes a new understanding of the relationship that links philosophy and literature, assuming the Greek tragedy of the 5th century BC as the exemplary occasion for the development of this enquiry.
Il presente saggio esamina il problema della democrazia durante la Repubblica di Weimar, esaminando le posizioni contrapposte di Hans Kelsen e Carl Schmitt
Il contributo affronta il problema della democrazia in Kelsen e Schmitt.
L'articolo ripercorre la vita e l'opera di Buber fornendo una bibliografia italiana e internazionale aggiornata.
Il contributo si sofferma sull'evoluzione del pensiero Emil L. Fackenheim mostrando come esso proceda da un legame con la fede ebraica e con la filosofia idealistica all'idea di una crisi sia della rivelazione che della ragione. Viene svolta una critica di tale approdo.
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