Giovanni Gentile

Marxismo e filosofia della praxis

Tra il 1895 – quando apparve per l’editore Loescher il primo saggio marxista di Antonio Labriola, In memoria del Manifesto dei comunisti – e il 1935, anno delle ultime note scritte da Antonio Gramsci nella clinica di Formia,il marxismo teorico acquistò in Italia una fisionomia peculiare, per molti versi unica, che può essere sintetizzata da questa formula: filosofia della praxis.

Il neoidealismo: Benedetto Croce e Giovanni Gentile

L’argomento di questa esposizione presenta due insidie. La prima insidia riguarda la congiunzione, la “e” che unisce, e al tempo stesso divide, i due nomi propri di Benedetto Croce e Giovanni Gentile: questa “e” ci invita a interrogare le ragioni della collaborazione e le differenze che, come vedremo, condussero a una rottura irreparabile. La seconda insidia consiste nella categoria sotto la quale, in omaggio a una lunga tradizione, li presentiamo: “neo-idealismo” o “idealismo italiano”.

Intorno alla «Nuova collezione di testi umanistici inediti o rari»

Si ricostruisce il progetto editoriale della “Nuova collezione di Testi umanistici inediti o rari”, nata su proposta di Paul Oskar Kristeller a Giovanni Gentile con la collaborazione di Alessandro Perosa e Augusto Mancini e il coinvolgimento dell’editore Olschki, sotto gli auspici della Scuola Normale di Pisa, e si pubblicano i criteri stabiliti per i collaboratori della Collana, di particolare interesse per la storia dell’ecdotica dei testi umanistici.

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