opera

La pantomima del grande castrato e le sue risultanze coreutiche. L’Ezio di Marchesi e Lefèvre

Non è frequente che i coreografi settecenteschi scrivano di melodramma e si pronunzino sui cantanti, o vice- versa. La formazione professionale e la concezione del teatro da parte di ballerini e coreografi ci appare distinta e autonoma rispetto a quella dei grandi virtuosi del dramma per musica. La reciproca influenza, che vi fu, pare quindi circoscriversi in Italia alla condivisione dei soggetti fra i due generi di spettacolo e alla contiguità temporale di atti d’opera ed entr’acte di danza.

Roma e il diritto a una città che torni a essere "opera"

Negli ultimi anni si è spesso parlato di “dirittto alla città” riportando in primo piano il famoso omonimo libro di Henri Lefebvre e le sue tesi incentrate sul carattere politico dello spazio. Come ha notato il sociologo Guido Borrelli, più che di un vero dibattito sul pensiero del filosofo francese si è trattato dell’utilizzo del concetto di “diritto alla città” in forma di slogan per affermare principi e problematiche anche molto diverse tra loro.

Receptions of the Ancient Near East in Popular Culture and Beyond

This book is an enthusiastic celebration of the ways in which popular culture has consumed aspects of the ancient Near East to construct new realities. The editors have brought together an impressive line-up of scholars-archaeologists, philologists, historians, and art historians-to reflect on how objects, ideas, and interpretations of the ancient Near East have been remembered, constructed, reimagined, mythologized, or indeed forgotten within our shared cultural memories.

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