recitazione

The Duse myth in mythical fin de siècle Vienna

Eleonora Duse’s debut in the Wiener Theater circuit was a smashing success and from that moment on she and Vienna (involved, in the twilight of the 19th century, in identifying the nature of its own modernity) established a special, intense relationship of a dual kind. On the one hand, the proponents of the so-called “Viennese modern” saw in her a model by which to define a new idea of acting, an alternative to the naturalist style then prevalent on the stages of that era and that, in place of the written text, restored the actor’s personality at the center of the theatrical event.

Wedekind e la recitazione

Promotore del teatro moderno, Frank Wedekind (1864-1918) è indiscutibilmente uno dei maggiori drammaturghi tedeschi. Nella Germania fra ottocento e novecento - dominata dall’estetica naturalistica - la novità della sua scrittura proto-avanguardista, la struttura antinomica dei suoi drammi, la scabrosità dei temi trattati (in primis la libertà, anche sessuale), ne fecero un personaggio ‘scandaloso’. Le sue opere incapparono spesso nelle maglie della censura e con difficoltà s’imposero nel circuito teatrale coevo. Tutte cose, queste, note ai più.

L’Oriente dell'arte. Il passaggio in Europa di Sada Yacco (1900-1902)

L’articolo si propone come riflessione sul senso del passaggio
dell’artista giapponese Sada Yacco nell’Europa teatralmente fervida di primo
Novecento. Il clamore suscitato nel nostro continente dall’arrivo della
Compagnia di Otojirō Kawakami, al cui interno la moglie Sada Yacco finì per
diventare la stella incondizionata (spianando così la strada alla collega Hanako,
che arrivò in Occidente dopo di lei1) venne liquidato da molti come la semplice
conseguenza del gusto per l’esotico che circolava allora in Europa. È vero che il

Lessing. Il teatro, l'attore e l'identità culturale tedesca

A metà del Settecento, la produzione letteraria, artistica e teatrale tedesca era assoggettata alle regole classiciste dettate dalla Francia, ancora detentrice – dall’epoca di Luigi XIV – dell’egemonia culturale in Europa. In reazione al dominio del modello francese, il pensatore e letterato Gotthold Ephraim Lessing (1729-1781) comincia, nel passaggio dalla prima alla seconda parte del secolo, a farsi portavoce dell’idea di una ‘unità’ culturale, in una Germania politicamente ancora divisa e frazionata.

Goethe, l'Antico e l'Attore

Goethe conserva al teatro la funzione educativa di cui era stato investito
dall’Illuminismo, che lo aveva elevato a “forum della borghesia”; ma non
esercitata, certo, attraverso la diffusione e la propaganda di nuovi valori sociali e
conoscenze31. Il teatro ha valore formativo poiché, in quanto forma d’arte, così
come faceva l’arte antica, può e deve educare progressivamente il genere umano
al bello assoluto, nella riconquista di una perfezione perduta, di una “naturale”
unità tra ideale e reale, razionale e sensibile, immediatamente vissuta e

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