Domus and horrea along vicus Patricius
L'articolo ha come oggetto l'analisi architettonica delle strutture rinvenute presso via Urbana e propone un'ipotesi ricostruttiva del complesso analizzato.
L'articolo ha come oggetto l'analisi architettonica delle strutture rinvenute presso via Urbana e propone un'ipotesi ricostruttiva del complesso analizzato.
Il libro e le biblioteche negli anni del boom economico: scenari dello sviluppo, continuità e cambiamento in Germania ed in Italia durante il secondo dopoguerra (1949-1965). Atti del convegno internazionale tenuto a Villa Vigoni il 6-7 settembre 2016 con finanziamento della Deutsche Forschungsgemeinschaft assegnato su bando competitivo a Christine Haug e Alberto Petrucciani.
Italian libraries from the post-war reconstruction to the National Reading Service (SNL). The history of Italian libraries from the Unification (1861) until the end of World War II has been extensively studied over the past 15 years. In contrast, the period from 1945 to the institution of Regions (1970–1972) and of the Ministry for Cultural Heritage (1975) is still understudied and has not been the subject of much research and discussion.
Biografia di Domenico Fraternali, ingegnere e urbanista. Dopo il devastante terremoto del 1980 progettò e diresse il restauro del Palazzo della cultura “Victor Hugo” e la ricostruzione dei palazzi Sandulli e Trevisani, sempre ad Avellino; inoltre curò il progetto di risanamento edilizio e di riqualificazione urbanistica del quartiere noto come “rione Corea” della città. La sua principale pubblicazione fu "Per un recupero edilizio e sociale dell’Avellino antica".
Storia della Sardegna dal 1949 al 2017
La prima osservazione banale, condivisa da molti almeno in termini di principio, è che è necessario spingersi oltre l’emergenza. Il nostro patrimonio fatto di centri storici di pregio, molti dei quali di modeste dimensioni e decentrati rispetto ai grandi sistemi infrastrutturali, è estremamente fragile. Finalmente è stata approvata la legge per la quale Ermete Realacci si batte da tempo, è un primo passo, non credo sia sufficiente.
La lista dei terremoti in un paese che si trova in prossimità dei confini delle maggiori placche tettoniche e in cui gli eventi sismici ricorrono a volte ogni 10 minuti sarebbe lunghissima; qui si vogliono elencare i tre terremoti (quello del Kanto - 1923, dell'Hanshin - 1995 e del Tōhoku - 2011) che hanno segnato un profondo cambiamento di natura materiale e culturale e per questo verranno commentati anche con le parole di alcuni architetti giapponesi che ho incontrato in quasi venticinque anni di ricerca sul campo.
Il progetto nell'antico è un tema vecchio quanto la storia delle costruzioni umane. Si può dire che ogni costruzione costituisce il ridisegno di uno stato preesistente, artificiale o naturale che sia. Sin dai tempi antichi, l'opera di riscrittura prodotta su un edificio esistente è determinata, al di là di aspetti meramente funzionali, dalla volontà di segnare un distacco, una frattura da una condizione preesistente, attraverso l'introduzione forte, a volte violenta, del nuovo; una introduzione che comporta anche una ri-semantizzazione dell'edificio oggetto dell'intervento.
Il terremoto del 2016 ha profondamente colpito la società e la comunità scientifica, divenendo un ambito di interesse centrale nel panorama della ricerca architettonica italiana. Il tema della ricostruzione fisica del territorio, insieme a quello della rigenerazione delle reti e dei tessuti vitali, sociali ed economici, pone domande urgenti sulle modalità di intervento in queste particolari aree interne terremotate.
L’impatto dei disastri naturali o tecnologici, risulta potenzialmente maggiore sulle aree urbane, dove la densità abitativa incrementa la gravità dei danni e delle ripercussioni socio-economiche dovute all’interruzione dei servizi essenziali. L’ambiente costruito è contraddistinto da caratteristiche protettive, che possono rappresentare un elemento importante per ridurre il rischio di catastrofe ed incrementare la resilienza degli insediamenti umani.
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