La Nouvelle Revue Française e il romanzo ossimorico
Studio sul "modernismo" della Nouvelle Revue Française
Studio sul "modernismo" della Nouvelle Revue Française
Murphy, il primo romanzo pubblicato da Samuel Beckett, rientra per molti aspetti nell’orbita del modernismo e del modello joyciano, ma per altri anticipa aspetti che saranno caratteristici del modello “iperraziocinante” del romanzo beckettiano (secondo la definizione di Genette) e di quello “sottrattivo” delle successive sperimentazioni teatrali.
Il pezzo offre una lettura del romanzo intitolato NRZB, pubblicato in Russia nel 2002 dal poeta Sergej Gandlevskij (classe 1952) e messo a punto in traduzione italiana da Claudia Scandura, mettendone in luce le caratteristiche stilistiche e strutturali.
Il saggio avanza l’ipotesi che Foscolo abbia letto le opere di Sade, ed esplora la presenza nascosta del mondo sadiano nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis.
Il saggio indaga i modi in cui nel testo del romanzo emerge, attraverso contraddizioni e strategie retoriche, una dimensione profonda che contraddice i discorsi espliciti del protagonista e le intenzioni dell’autore che in questo ambiguamente si identifica.
Il saggio propone categorie utili alla teorizzazione del romanzo modernista come fenomeno transnazionale.
La monografia indaga l’ampia produzione narrativa di Ugo Ojetti, autore di romanzi e di varie raccolte di novelle, mostrandone il legame con la parallela attività di critico e giornalista e inquadrandola nel contesto storico-culturale di fine Ottocento-inizio Novecento, con particolare attenzione al dialogo instaurato con i protagonisti dello scenario letterario coevo (in particolare Capuana, d’Annunzio, Pirandello)
Partendo dall’analisi semantica del lemma ‘popolo’ e dalla sua interazione con termini quali ‘opinione’, ‘carattere’, ‘esempio’, il saggio si sofferma sul progetto educativo perseguito – tra esplicite dichiarazioni d’intenti e ambigui rovesciamenti – nei «Miei ricordi». In particolare, sono prese in esame le riflessioni dazegliane sulla responsabilità morale della letteratura, che si giocano sul doppio livello della ‘verità’ e della ‘persuasione’.
Il ragazzo di guttaperca viene pubblicato per la prima volta nel 1883. Il romanzo narra le disavventure del piccolo Petja durante un momento particolare del suo percorso: quello della formazione circense. Sottoposto a esercizi estenuanti per poter sviluppare la flessibilità del corpo, il protagonista è prigioniero del circo, al pari dei cani e dei cavalli ammaestrati. Come gli animali, il ragazzino viene liberato solo per poter prendere parte agli allenamenti o per esibirsi.
Per istruire un programma di lavoro sistematico sulla serialità, ci proponiamo di adottare il passo del gambero: proviamo a tornare alle forme storiche del fenomeno, e su quella base a ripensare al presente, per verifcare continuità e rotture. Troppo spesso, infatti, lo studio della narrazione audiovisiva, mancando di spessore teorico sembra prendere per nuovi fenomeni in effetti molto antichi e conosciuti, e ben individuabili sulla lunga durata.
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