scultura altomedievale

Ursus magester e gli altri. Le sottoscrizioni di artefici nella scultura altomedievale in Italia centrale: analisi comparativa e contesto storico

Nel saggio si analizzano una serie di rilievi scolpiti altomedievali (VIII-IX secolo) dell’Italia centrale (Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo) relativi ad arredi liturgici, caratterizzati, caso davvero singolare, dalla presenza di sottoscrizioni di artefici e della loro bottega.

Maestranze longobarde nel ‘corridoio Bizantino’ umbro: i cibori di S. Salvatore di Amelia e della collegiata di Otricoli

Il contributo è incentrato sull'analisi di due cibori altomedievali conservati nelle città di Amelia e di Otricoli in Umbria meridionale. I rilievi in marmo delle lastre dei due manufatti evidenziano sia sotto l'aspetto tecnico-esecutivo che iconografico palesi relazioni con la produzione scultorea che fiorì nei territori della Langobardia Maior a partire dal regno di Liutprando (712-744). La loro realizzazione si deve dunque alla presenza di maestranze provenienti dall'Italia settentrionale e attive in tutto il Ducato di Spoleto e nelle aree limitrofe nel corso dell'VIII secolo.

L'arredo liturgico altomedievale della cattedrale di Terracina nel contesto della scultura carolingia di Roma e del Patrimonium Sancti Petri

Il contributo intende offrire uno studio comparativo del materiale scolpito altomedievale della città di Terracina, a partire dai rilievi presenti nella cattedrale per poi trattare i frammenti variamente reimpiegati nel centro storico o conservati nei magazzini dei musei comunali, per concludere con quelli pertinenti ad alcuni santuari posti negli immediati dintorni.

Prima di Leone IV. Scultura altomedievale da Leopoli-Cencelle

Il contributo prende in esame elementi scultorei provenienti dalla città di Leopoli-Cencelle e precedenti la fondazione alla metà del IX secolo d.C., da parte del pontefice Leone IV. Le loro modalità esecutive e la loro posizione stratigrafica concorrono a documentare una fase ecclesiastica anteriore quella voluta dal papa, rivelando una fase di vita del sito sinora inedita.

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